domenica 29 novembre 2020

Geminiano Cozzi


 Geminiano Cozzi (Modena, 7 febbraio 1728 – 1798) è stato un imprenditore e ceramista italiano.

Geminiano Cozzi (il cui vero nome era Geminiano Francesco Antonio) era nato a Modena, ma divenne veneziano per scelta. Figlio di Giuseppe e di Caterina Zoccolari, si trasferì a Venezia intorno 1754, con la sorella Domenica e con il fratello minore Vincenzo. Sposò Antonia Caterina Sauli, dopo un precedente matrimonio con Anna Manni, da cui aveva avuto una figlia: Domenica. 


A Venezia, abile ceramista, divenne socio nella manifattura dei coniugi sassoni Nathaniel Friedrich e Maria Dorothea Hewelcke che chiuse i battenti nel 1763. Nel 1764 Geminiano Cozzi fondò una sua manifattura di porcellana, presso San Giobbe, a Cannaregio, la cui produzione proseguì fino al 1812, ben oltre la sua morte. Nel 1765 ottenne un privilegio dalla Serenissima, poiché la sua manifattura non dipendeva dalla importazione dall'estero del caolino, bensì utilizzava quello del Tretto.


Geminiano Cozzi, uomo versatile e curioso di tutto e che possedeva nozioni di chimica e di botanica, studiò una composizione del cristallo di straordinaria trasparenza e per la Zecca di Venezia realizzò crogiuoli in porcellana dura per fondervi oro e argento. Studiò nuovi materiali per mattoni e creò una società che si occupava del taglio dei faggi per fare carbone. Con i fratelli Galbiani di Sebenico ottenne la concessione, in esclusiva e per sei anni, della pesca al corallo in Dalmazia. Si interessò anche di innesti di garofani, della coltura degli agrumi e di quella del tabacco.




https://www.facebook.com/geminianocozzivenezia1765/


Emma Ciardi


 Emma Ciardi (Venezia, 13 gennaio 1879 – Venezia, 16 novembre 1933) è stata una pittrice italiana.


Venezia 1879 – 1933) Emma Ciardi nacque a Venezia il 13 gennaio 1879 da Guglielmo, pittore già di buona fama e da Linda Locatello. Seguendo le orme del fratello Giuseppe che accompagnava sovente nelle escursioni campestri a scopo di studio, dipinse paesaggi e vedute di Venezia, con grande consenso da parte del collezionismo locale. Successivamente consolidò uno stile personale più aggraziato e settecentesco.  Allestì personali a Londra, Parigi, Milano, Torino e Venezia. È il padre, Guglielmo Ciardi, ad avviarla fin da giovane alla pittura di paesaggio; Emma, come il fratello Beppe pure pittore, raffigura preferibilmente la campagna trevigiana e l'altipiano di Asiago. 


Ben presto il suo stile si caratterizza per la presenza neosettecenteschi di temi neosettecenteschi. Alla Biennale di Venezia partecipa per la prima volta nel 1903 per poi tornarvi regolarmente fino al 1932. Gradualmente l'apprezzamento della sua pittura, ove in paesaggi e giardini passeggiano figure in abiti del Settecento, supera i confini nazionali. Nel 1905 viene premiata a Monaco con la medaglia d'oro, nel 1910 tiene una personale a Londra alle Leicester Galleries, nel 1941 una alla Galleria George Petit di Parigi. Nel 1923 entra in contatto con la Howard Young di New York che le assicura il mercato americano. Durante i suoi numerosi soggiorni in Inghilterra ritrae alcuni scorci londinesi. Gli ultimi anni la Ciardi li trascorre nella campagna trevigiana a Refrontolo.






giovedì 26 novembre 2020

Leonetto Cappiello


 Leonetto Cappiello (Livorno, 9 aprile 1875 – Cannes, 2 febbraio 1942) è stato un pubblicitario, illustratore, pittore e caricaturista italiano naturalizzato francese.


Assieme a Adolf Hohenstein, Giovanni Maria Mataloni, Leopoldo Metlicovitz e Marcello Dudovich, è stato uno dei padri del moderno cartellonismo pubblicitario italiano e il più innovativo del periodo.







domenica 22 novembre 2020

Ulderico Moretti Murano Venezia




                                                                 I galletti di Ulderico











https://www.giusymoretti.it/collezione/i-galletti-di-ulderico/


Luigi Moretti Murano Venezia



I ritratti di Luigi 

   





Vincenzo Moretti Murano Venezia


 La Storia della Famiglia Moretti

La vetraria muranese di fine ottocento trova in Vincenzo Moretti uno dei suoi interpreti più preparati e sensibili. A lui si deve infatti (in qualità di tecnico-compositore della “Compagnia di Venezia e Murano” (di Antonio Salviati) l’introduzione nell’isola del vetro murrino con le stesse modalità con cui veniva prodotto in epoca alessandrina e romana.


                                                                   I fiori di Vincenzo







https://www.theveniceglassweek.com/it/listing/leredita-storica-dei-maestri-vetrai-moretti-murrine-storiche-dal-1870-al-1923/


Storia delle murrine


 Storia delle murrine


Se le origini della murrina artistica vengono oramai ricondotte al 1000 Avanti Cristo, nel nord-ovest dell’Iran (dove un vetraio per la prima volta realizzò un bicchiere con cinque figure umane ed un animale), la tecnica del vetro murrino sarà destinata a scomparire dalle fornaci egiziane, ellenistiche e romane molto presto, soppiantata dai più economici vetri soffiati.


Per ritrovarla, a Murano, bisognerà aspettare la seconda metà del 1400, quando nella fornace di Maria Barovier venne data vita alla perla “rosetta”, utilizzata – inglobandola a caldo – anche a decorazione di piccoli vasi. Poi ancora un lungo silenzio fino al 1830, quando l’artigiano Domenico Bussolin creò e accostò le cannelle “Millefiori” a quelle tradizionali in filigrana.


Ma sarà necessario aspettare ancora un decennio prima che i perlai Giovanni Battista e Giacomo Franchini diano vita ad una serie di realizzazioni e ritratti tali da inaugurare il “filone” della moderna murrina artistica. Utilizzando le tecniche tipiche della loro disciplina, i Franchini lavoravano le canne con l’ausilio della fiamma e di piccoli stampi, e accostando via via canne con disegni sempre più complessi. Le murrine figurate dei due perlai si situano tra il 1843 ed il 1863.


Chi riporterà la lavorazione della murrina nel più classico dei luoghi di lavoro muranesi, la fornace, sarà Vincenzo Moretti (1835-1901), che ne tramanderà la tradizione al figlio Luigi (1867-1946) e – attraverso quest’ultimo – al nipote Ulderico (1892-1956), che diverrà padre di Giusy Moretti. Il lavoro dei Moretti – per quanto riguarda le murrine artistiche – E’ databile tra il 1873 ed il 1924.


Tra il 1915 ed il 1924 vanno infine segnalate le murrine di un altro grande maestro, Giuseppe Barovier (1853-1942).


Oggi dunque le murrine artistiche che fanno parte dell’eredità di Giusy Moretti sono autentici pezzi da collezione irriproducibili.



Riscopritore ed interprete del vetro murrino (conosciuto a Murano anche come vetro mosaico) fu dunque Vincenzo Moretti, il cui lavoro di recupero delle tecniche romane non iniziò con le murrine artistiche: oggetto dei suoi primi studi furono soprattutto ciotole e vasi, ottenuti disponendo su di una piastra metallica numerose sezioni di canna di vetro in maniera da formare un disegno prestabilito.


L’avvicinamento ai forni della piastra, ed il naturale saldarsi – fondendo – delle diverse sezioni, danno luogo al formarsi di una piastra vitrea riportante il disegno; questa, raccolta per essere ulteriormente lavorata con una canna da soffio, assume grazie all’abilità del maestro la forma che le si vuole conferire.


Simile, ma sostanzialmente differente, la lavorazione che da luogo ai ritratti in murrina: questi vengono ottenuti attraverso l’accostamento di tante sottili canne di vetro di colore diverso, fino ad ottenere un cilindro (detto massello) di 10 centimetri di diametro, lungo 20 centimetri. Il massello riportava dunque il disegno al proprio interno per tutta la lunghezza: sul fronte c’era la composizione realizzata, sul retro il suo opposto speculare, come in una diapositiva.


Il cilindro, ben legato con filo di rame, veniva riscaldato poco a poco sulla bocca del forno, e quando il vetro assumeva la giusta fluidità, tirato fino a diventare una lunga canna. Le diverse sezioni di questa canna, tagliata in piccoli dischi una volta raffreddata, altro non sono se non le murrine artistiche – e quindi i ritratti – così come ci sono stati tramandati fino ad oggi.


Oggi gran parte degli studi storici e sperimentali effettuati da Vincenzo Moretti stanno alla base dell’attuale lavorazione del vetro murrino moderno: la sua “tavolozza” di compatibilità dei vetri e dei colori, tesa ad evitare – con l’accostamento di diverse componenti vetrose – rotture al momento del raffreddamento, E’ ancora uno dei più limpidi esempi dell’impulso dato da lui e dalla sua famiglia alla vetraria muranese odierna.


https://www.giusymoretti.it/storia/la-storia-della-murrina/


sabato 21 novembre 2020

Rosalba Carriera


 Rosalba Carriera (Venezia, 7 ottobre 1675 – Venezia, 15 aprile 1757) è stata una pittrice e ritrattista nonché miniaturista su avorio italiana.



Cominciò la sua carriera artistica dipingendo le tabacchiere con quelle figure di damine graziose che divennero poi la sua fortuna trasposte nelle miniature su avorio.



Fu la prima che utilizzò l'avorio nelle miniature dandogli quella lucentezza caratteristica delle sue opere. Fu inoltre la prima a non seguire le regole accademiche che volevano la miniatura dover essere realizzata con tratti e punti brevi e ben amalgamati: lei invece vi trasportò il tratto veloce caratteristico della pittura veneziana.










venerdì 20 novembre 2020

Ezio Anichini


 Ezio Anichini nato a Firenze nel 1886 e deceduto nel 1948.Illustratore



Scena illustrata è stata una rivista culturale. Fondata a Firenze nel 1884 da Pilade Pollazzi (1852-1940). Fu pubblicata fino al settembre 2003 a Roma e dal 2004 al 2005 a Milano.














mercoledì 18 novembre 2020

Cesare Lapini


 Cesare Lapini (1848 - dopo il 1890) è stato uno scultore italiano, attivo principalmente a Firenze .


Lapini scolpì sia piccoli marmi che opere più grandi. Molti dei suoi soggetti erano donne. 




Giovanni Battista Lombardi


 Giovanni Battista Lombardi (Rezzato, 24 Novembre 1822 – Brescia, 9 marzo 1880) è stato uno scultore italiano. Fu artista noto nella corrente del neoclassicismo naturalismo.













Villa Carlotta, lago di Como, video